Sicurezza sul lavoro – Gestione dei DPI

La tecnologia RFID può aiutare a migliorare la sicurezza nel mondo del lavoro ma non sostituisce i tradizionali sistemi ne il buon senso nel salvaguardare la propria vita.

La sicurezza nel mondo del lavoro è un tema che sempre di più richiede attenzione da parte della dirigenza di un’azienda, anche grazie alla sensibilizzazione da parte delle istituzioni al problema. Inoltre alcune sentenze hanno creato anche precedenti circa il modo di operare da parte del lavoratore e da parte del datore di lavoro circa la dotazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI).
Ed è così che entra in gioco la tecnologia RFID in questa complicata battaglia per garantire il diritto alla salute e alla vita umana durante lo svolgimento del proprio compito lavorativo; la tecnologia RFID infatti può aiutare sia il datore di lavoro, sia il dipendente a seguire con scrupolo le linee guida di un posto di lavoro sicuro. Ma in che modo?

Le dinamiche possono essere ovviamente molteplici e diversificate a seconda delle specifiche esigenze ma di seguito possiamo trovare due differenti strade che sono generalmente utilizzate:

1. SOLUZIONE RFID UHF PASSIVO CON VARCO
In questa ipotesi di lavoro si applicano i transponder RFID UHF ai DPI utilizzando la tipologia più corretta e grazie ad un varco posizionato prima dell’accesso all’area considerata a rischio, l’operatore e il datore di lavoro possono verificare e certificare il corretto uso dei DPI. Ovviamente poi sta al buon senso dell’operaio utilizzare correttamente gli strumenti forniti.
Inoltre è possibile definire area invalicabili (superate le quali il sistema effettua operazioni di blocco macchine, segnalazione di allarme etc.) sempre a tutela dell’operatore (esempio visibile nel video sotto riportato).

2. SOLUZIONE CON TECNOLOGIA BLE
In alcune situazioni è necessario monitorare costantemente oltre che l’utilizzo di protezioni, anche la presenza/assenza di personale in aree critiche così da poter intervenire con tempestività in caso di incidente o di malore. In questo contesto è necessario utilizzare una tecnologia che permette di avere elevate distanze di lettura così da poter monitorare interamente anche aree di grandi dimensioni. La tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy) garantisce queste specifiche grazie alla distanza di lettura dei transponder fino a 100metri. Per approfondimenti si consiglia di visitare l’apposita sezione sulla tecnologia BLE.

PRODOTTI CORRELATI